“Les Intouchables” è un film tratto da una storia vera.
I registi e sceneggiatori Eric Toledano e Olivier Nakache hanno tratto l’idea da un documentario visto nel 2003: il vero incontro tra l’aristocratico tetraplegico Philippe Pozzo di Borgo ed il badante di umili origini algerine Abdel Sellou.
L’encomiabile lavoro di scrittura ha il pregio di essere privo di pietismi, nonostante sia focalizzato sull’immobilità permanente di Philippe e dell’assistenza integrale che un a persona nelle sue condizioni necessita.
Il vero Philippe ha accolto entusiasta il progetto di un film dedicato alla sua storia, ma ad una condizione: doveva essere una commedia, un’opera divertente.
Con qualche adattamento al personaggio di Abdel, diventato di origini senegalesi e di nome Driss, “Quasi Amici” inventa un insolito duo cinematografico, comico, affiatato, solidale.
Va ricordato il grandissimo contributo al film dato da Ludovico Einaudi, autore nostrano della colonna sonora di “Quasi Amici” che è metafora della stessa storia: la disco music anni '70/'80 si confronta con i capolavori della musica classica, così come la ricchezza, la cultura, la disabilità di Philippe si contrappongono alla gioventù sana e vitale, alla povertà, al degrado che caratterizzano la vita di Driss.
In entrambi i casi, nonostante le immense differenze, gli elementi si sposano alla perfezione: nella colonna sonora grazie alle melodie suonate al pianoforte da Einaudi, mentre per Driss e Philippe il collante è l'amicizia.