L'ultina ruota del carro - Commenti


È un film che, pur con un linguaggio a volte un po’ colorito, trasmette dei valori e ci fa riflettere.

Una delle prime frasi che mi ha colpito è stata questa: “ Tua madre non conta niente e tu meno di lei. Tu qua dentro sei l’ultima ruota del carro”. Penso che qualunque psicologo o pedagogista avrebbe da ribattere parecchio, perché non è certo il modo di rafforzare l’autostima e la fiducia in se stesso di un bambino, ma emerge anche una considerazione tutt’altro che positiva della donna. Sappiamo come queste concezioni fossero, fino a qualche tempo fa, la normalità e come purtroppo anche oggi, non sempre e non dappertutto, siano state superate.


A questo riguardo vorrei richiamare quello che è stato invece l’atteggiamento di Gesù nei confronti delle donne e dei bambini, pur nella sua epoca e in un contesto sociale e culturale in cui appunto donne e bambini non avevano la minima considerazione .

 

Proviamo a pensare all’incontro di Gesù con la samaritana, con l’adultera, il solo fatto di farsi affiancare nella sua missione di annuncio del Vangelo, oltre che dai Dodici, da un gruppo di donne, cosa assolutamente inconsueta, rivoluzionaria e provocatoria per quel tempo e per quel contesto.

 

Pensiamo alla sua considerazione nei confronti dei bambini: «Lasciate che i bambini vengano a me, non glielo impedite perché a chi è come loro appartiene il regno di Dio» (Lc 18, 16).

 

U’altra cosa a cui fare attenzione, secondo me, è il fatto che emerge nel film una lotta continua tra la scelta dell’onestà, della rettitudine, del bene, e la tentazione del denaro, del guadagno facile  a scapito, però, dei buoni principi.

 

Scelta di onestà che caratterizza il protagonista Ernesto sin dalle prime scene, quando rifiuta un lavoro che sa di non essere in grado di svolgere, ma è stato messo lì solo perché è raccomandato.


Dice la moglie di Ernesto quando lui si rende conto della fattura truccata: «Una volta che ti danno dei soldi in più senza che t’ammazzi di fatica…». 

Con quanta facilità si scende a compromesso e a patti con la nostra coscienza per una vita più facile e più comoda! Basta guardarci intorno…anche i nostri politici ce lo insegnano…


Sono bellissime le parole dell’amico pittore: «Come ti hanno conciato? Non ti riconosco più!». Quando ci lasciamo prendere troppo dall’ambizione, dal desiderio del possesso, ci alieniamo, non siamo più noi stessi.

 

Ma il cuore di questo film, il messaggio che ci trasmette, dopo quella scena tra l’esilarante e il tragico di Ernesto che cerca tra la spazzatura il biglietto vincente della lotteria, è la frase che dice al telefono a sua moglie: «Noi abbiamo già vinto la lotteria! Abbiamo già la fortuna!». È la riscoperta dei veri valori, dell’onestà, dell’amore, della famiglia che conta più di tutto il resto. 

 

L’immagine della discarica con tutto il suo mare di rifiuti mi ha fatto riandare con la mente a una frase di San Paolo ai Filippesi: «Tutto ormai io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura, al fine di guadagnare Cristo» (Fil 3, 8). 

 

Ecco, noi cristiani abbiamo grandi modelli a cui ispirare la nostra vita e le nostre scelte e prima di tutti il nostro modello è Gesù. Lui non ci ha detto che siamo l’ultima ruota del carro, caso mai ci ha detto di farci ultimi per metterci al servizio dei fratelli, che è tutta un’altra cosa. 

 

Dio di noi ha una grande stima, perché Lui stesso ci ha creati a sua immagine e somiglianza. Attraverso le parole del profeta Isaia dice a ciascuno di noi: «Tu sei prezioso ai miei occhi, perché sei degno di stima e io ti amo» (Is 43, 4). 

E Gesù stesso nel discorso della montagna ci dice:

«La vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo? Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa che ne avete bisogno. Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in aggiunta» (Mt 6, 25 ss).

 

Lasciamoci con una domanda nel cuore. Siamo a carnevale, ma fra non molto avrà inizio il tempo della Quaresima, il tempo di dare il giusto valore alle cose e metterle al posto giusto nella nostra vita, ristabilendo delle priorità e facendo un vero percorso di conversione. 

 

Chiediamoci allora: COS’È CHE DÀ VALORE ALLA MIA VITA?


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L'amore per il cinema ci ha portato a voler trasmettere la nostra passione per questa bellissima arte agli altri. Il nostro intento è quello di poter proporre qualsiasi tipo di film, perché dai drammatici alle commedie più spiritose e leggere si può prendere spunto per qualsiasi tipo di discussione e di riflessione. La nostra scelta opta per film recenti e per ora non verranno trattati i "classici"


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